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PALLAOVALE, tra STORIA e LEGGENDA – divagazioni sulla storia del Rugby

Informazioni sull'evento:

Data: 13.10.2020

Luogo: NH Hotel Trieste

Ospiti: Roberto Metz

Informazioni: Conviviale 694

Si è svolta in data 13 ottobre presso l’Hotel NH di Trieste la Conviviale n.694 del Panathlon Club di Trieste.

A causa del “lockdown” le presenze dei soci dei loro invitati  e dei invitati del Club sono stati ridotti al numero di 29.

Relatore della serata Roberto Metz giocatore e allenatore di rugby.

Rugby  in inglese rugby football; in italiano pallovale o palla ovale) è il nome generico con cui vengono indicati alcuni sport di squadra. Ne esistono due varianti principali, differenziatesi nel Regno Unito alla fine del XIX secolo: il rugby a 15 o rugby union, disputato tra due squadre di 15 giocatori ciascuno, e il rugby a 13 o rugby league, con 13 elementi per squadra. Oltre alle differenze del numero dei giocatori, le due discipline hanno regole differenti e sono considerate indipendenti l’una dall’altra.

Il rugby a 15 è praticato a livello internazionale in buona parte del mondo: nel Regno Unito, nei Paesi dell’ex impero britannico (IrlandaAustraliaNuova ZelandaFigiSudafrica), nonché in Francia (dove un campionato esiste dalla fine del XIX secolo), Italia (che ha un suo campionato nazionale dal 1929 La storia del rugby è unitaria fino al 1895, anno della scissione professionistica del rugby a 13; da allora ci si riferisce più propriamente a rugby a 15 o a 13. Esistono però anche altre due principali varianti di gioco, più veloci e rapide, che si differenziano dalle altre per il numero dei giocatori: le squadre infatti sono composte da 10 o 7 giocatori che si contendono la partita in un campo di misura regolare (come nel rugby a 15) ma con un tempo di gioco inferiore. Proprio il rugby a 7 è entrato a far parte dei Giochi olimpici a partire dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. In precedenza, agli inizi degli anni 1900, fu il rugby a 15 a fare alcune apparizioni fra gli sport olimpici.

Roberto Metz dopo questo breve “excursus” sulla storia della pallaovale o rugby racconta, con l’ausilio di filmati, la sua carriera come giocatore e allenatore. Carriera iniziata a 15 anni compiuti con la Libertas e proseguita con il Cus. Dopo alcuni anni  il Cus fa capire alla squadra che non ci sono più i mezzi per proseguire l’attività federale, e allora arriva la scelta di confluire tutti al neonato Rugby Trieste.

In tutto ha partecipato da giocatore a 23 campionati in tornei nazionali con abbinati ulteriori responsabilità tecniche.

Nel 1984 viene chiamato ad allenare la Nazionale Femminile, esperienza che culmina con il pareggio ottenuto a Riccione con la Francia, considerata all’epoca la squadra più forte del mondo.

Continua ancora un anno con i maschi in serie C per riprendere l’anno successivo un ulteriore biennio con le ragazze nel campionato di serie A femminile.

Ma Roberto Metz non si è occupato solo di rugby ma anche di pittura. Il suo genere è impressionista figurativo. In vitato dal Comune  di Trieste ha esposto più volte.

Come scrittore ha pubblicato una decina di libri.

Al termine della serata il presidente Fulvio Bronzi omaggia Roberto Metz del nostro libro “60° del Panathlon Club Trieste” e del gagliardetto del Club.

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admin

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13 Ott, 2020

Conviviali

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